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Una ricetta per prescrivere… le ricette

Sugli Archives of Internal Medicine un team statunitense enuncia 24 principi, con convincenti motivazioni, per guidare la prescrizione dei farmaci.

Le parole d’ordine: prudenza e tradizione. Almeno nella scelta dei farmaci il consumismo viene messo al bando: al posto di quantità e novità (newer and more is better), “meno farmaci, e che siano da molto tempo sul mercato”.

Come comportarsi dopo aver formulato una diagnosi?
Non pensare esclusivamente a un trattamento farmacologico, think beyond drugs: verificare se vanno trattate le cause alla base del disturbo, piuttosto che il disturbo stesso; prendere in considerazione la prevenzione e suggerire se necessario cambiamenti dello stile di vita.

Applicare una strategia efficace: rimandare i trattamenti farmacologici non urgenti; evitare di cambiare farmaci senza solidi motivi; cautela rispetto a usi non verificati; introdurre nei trattamenti un solo farmaco alla volta.

Massima sorveglianza degli effetti avversi: sospettare reazioni ai farmaci; essere consapevoli della possibilità di sindromi da deprivazione.

Cautela e scetticismo rispetto ai nuovi farmaci: cercare informazioni imparziali; aspettare che i farmaci siano stati sul mercato per alcuni anni (circa 7 anni); essere scettici rispetto agli outcome surrogati, dando la precedenza agli effettivi outcome clinici; evitare di ampliare arbitrariamente le indicazioni; esercitare lo spirito critico nei confronti dei risultati dei trial, che talvolta mettono in risalto solo i risultati favorevoli al farmaco studiato.

Lavorare con il paziente per un’agenda condivisa: non acconsentire automaticatmente alle richieste di farmaci dei pazienti; evitare di prescrivere nuovamente trattamenti farmacologici già risultati inefficaci; sospendere trattamenti con farmaci inutili; rispettare le riserve delle persone riguardo determinati farmaci.
Prendere in considerazione più ampi effetti a lungo termine: valutare gli esiti a lungo termine e essere consapevoli che una più attenta impostazione generale della terapia può produrre risultati migliori di quelli che si possono ottenere introducendo nuovi affascinanti farmaci.

“Un ’ingrediente’ essenziale in un regime farmacologico che funziona è un/una paziente informato che sa perché, quando e come assumere un farmaco e che è stato istruito sugli effetti avversi”, si legge al termine dell’articolo: un distillato di esperienza, buon senso, e valutazione delle migliori evidenze.

arabella festa

Fonte
Schiff GD, Galanter WL, Duhig J, Lodolce AE, Koronkowski MJ, Lambert BL. Principles of conservative prescribing. Arch Intern Med 2011; 171: 1433-40. doi:10.1001/archinternmed.2011.256

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