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Verso un comitato etico nazionale
In questi giorni è tornata attuale la discussione sull’assetto organizzativo dei comitati etici, tema affrontato dall’emendamento all’articolo 1 del Ddl Lorenzin presentato alla Camera la scorsa settimana dal relatore Mario Marazziti (Des).
Questo emendamento punta ad istituire presso l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il Comitato etico nazionale, a cui spetterà il compito di svolgere funzioni di coordinamento e monitoraggio delle attività di valutazione degli aspetti etici relativi alle sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano demandate ai comitati etici territoriali. Il testo prevede, inoltre, che i comitati etici territoriali siano massimo uno per ciascuna regione e provincia autonoma e fino a cinque comitati etici interregionali per gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Nelle regioni con popolazione residente superiore a tre milioni, potrà poi essere individuato un comitato etico territoriale tra quelli già istituiti alla data di entrata in vigore della presente legge presso le aziende universitarie ospedaliere o presso le aziende ospedaliere.
L’emendamento ha suscitato non poche reazioni, e nei subemendamenti presentati il Movimento cinque stelle (M5s) ha concordato sulla necessità di un comitato etico “centrale”, ma ha proposto la sua istituzione presso l’Istituto superiore di sanità. Al contrario, il Partito democratico (Pd) punta alla nascita di un coordinamento dei comitati etici a livello nazionale non gerarchico rispetto a quelli territoriali e che faccia capo direttamente al Ministero della salute. Ma le possibili divergenze di vedute non si fermano qui. A proposito del numero dei comitati etici per regione, il Pd ha proposto di richiamarsi a quanto previsto dalla legge Balduzzi, che comporta una riduzione del numero dei Comitati etici in base al parametro di uno ogni milione di abitanti.
Il 6 luglio si sarebbe dovuto entrare nel vivo del dibattito con il via alle votazioni, ma alla luce dei subemendamenti presentati, e della netta contrapposizione tra Pd e M5s, il relatore Mario Marazziti ha rinviato il tutto riservandosi di riformulare il suo emendamento. La XII Commissione (Affari sociali) è ancora in attesa di una presa di posizione da parte del governo che dovrà dare il suo parere sulle proposte di modifica presentate tenendo conto del nuovo regolamento europeo sulle sperimentazioni cliniche.
Su questo argomento è fondamentale uno sguardo interno che viene offerto dalla relazione sul futuro dei comitati etici in Europa presentata da RICERC@ (Rete italiana comitati etici ricercatori e cittadini) in occasione del primo congresso europeo dei comitati etici per la ricerca che si è tenuto a Barcellona.
Rebecca De Fiore
Fonti
www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=52354
www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=52420
www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=52232