Cresce il mercato della cosiddetta mobile-health, o m-health, formato dalle app per la salute e dispositivi wereable, indossabili. Secondo recenti stime, nel 2014 si sarebbero contate oltre 40 mila app in ambito medico. “L’obiettivo a cui mira questo tipo di tecnologia – scrive Cristina Da Rold nel libro Sotto controllo. La salute ai tempi dell’e-health – va senza dubbio nella direzione dell’empowerment del paziente, e più, in generale della persona che entra sempre più in possesso della propria salute, attraverso il controllo personale dei suoi parametri vitali e tramite un accesso facilitato ai suoi dati sanitari ovunque e in qualsiasi momento.”
Sono tanto i sani quanto i malati a farne uso. Alberto Tozzi entra nel merito delle potenzialità di questi strumenti che permettono al medico di controllare una serie di parametri dal lato del paziente, ma anche dei limiti, come ad esempio la mancanza di guide che consentono al paziente di discriminare facilmente le app di qualità da quelle cattive.