Mediamente ne dovremmo bere circa 2,5 litri al giorno: acqua indispensabile all’organismo per vivere in salute. Di questi, però, almeno un litro lo ingeriamo attraverso gli alimenti, il rimanente anche attraverso altri liquidi. Ma la “semplice” acqua resta la «migliore bevanda per dissetarsi, l’unica a zero calorie e priva di data di scadenza», come ci ricorda Giorgio Temporelli, consulente tecnico del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, in Acqua: sai cosa bevi?. Ecco alcune informazioni tratte dal suo libro.
- L’acqua pura non esiste. Durante il suo naturale ciclo, l’acqua percorre un lunghissimo tragitto, sia in aria che a terra: entrando in contatto con una serie di elementi e sostanze, perde la sua purezza e acquisisce caratteristiche di composizione uniche.
- Non tutte le potabili sono uguali. Potabile è un’acqua che si può bere senza pregiudizio per la salute. Un concetto legale, mutevole nel tempo e a seconda delle diverse aree geografiche. La legge, poi, riconosce e regolamenta differenti tipologie di acqua, in base a composizione salina, origine, modalità di trasporto ed eventuali trattamenti.
- Perch la paghiamo? La Direttiva 2000/60/CE stabilisce che «l’acqua non è un prodotto commerciale come gli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale». Da uno studio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente emerge che l’introduzione dei contatori ha comportato una riduzione dei consumi tra il 10 e il 25%.
- Un alimento plastico. Anche l’acqua contiene principi nutritivi – i sali minerali – che possono essere utilizzati dagli organismi viventi e in quanto tale è un alimento. “Plastico” perché ha anche un effetto riempitivo dei tessuti. Con l’età la percentuale di acqua corporea diminuisce, così la pelle raggrinzisce e appaiono le rughe.
- Qual è la migliore di tutte? Non esiste. Ogni acqua ha proprie caratteristiche di composizione (e degli effetti sull’organismo umano) che discendono direttamente dal tipo di acquifero attraversato. Esiste, piuttosto, l’acqua più indicata alle esigenze e ai gusti di ognuno di noi (costo, gusto, composizione, stato di salute, attività fisica).
- Bere o no durante i pasti? Contrariamente a una convinzione comune, bere con moderazione durante i pasti non presenta particolari controindicazioni. La acque frizzanti (effervescenti naturali o addizionate di anidride carbonica) hanno un positivo effetto digestivo.
- Liscia o gassata? Le acque frizzanti hanno un potere dissetante “immediato” maggiore delle acque lisce, dovuto all’effetto debolmente anestetico che l’anidride carbonica ha nei confronti delle terminazioni nervose della mucosa orale, ma il risultato finale non cambia perché il potere dissetante è dato dal contenuto salino (e la composizione salina dell’acqua, addizionata o meno, rimane sempre la stessa). Le acque gassate, stimolando la secrezione gastrica, non sono indicate per chi soffre di acidità, gastrite o meteorismo. Viceversa, sono consigliabili per chi ha una digestione lenta e pesante.
10 giugno 2014
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