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Epidemiologia a servizio del diritto

Epidemiologia a servizio del diritto

 
 
Copertina del libro Epidemiologia di cittadinanzaUn’epidemiologia viva, che "respira", per un welfare da ri-abilitare, dicono gli autori, ma forse addirittura da "ri-animare".
Chi, come me, è nato professionalmente nel clima dell’aziendalizzazione della sanità italiana, qui risente parlare di diritti. E "come d’incanto" gli indicatori non servono più a far vedere quanto siamo bravi (non è così?), ma a rendere visibili le persone e le popolazioni i cui diritti sono negati, allo scopo di indirizzare per esse politiche sanitarie adeguate.
"Epidemiologia di cittadinanza" è un libro che tocca molti argomenti che siamo abituati a vedere distanti fra loro (diritto, politica, pubblica amministrazione, etica/filosofia, epidemiologia, medicina generale, servizi sociali) e che si propone con forza di “chiamare competenze specialistiche diverse a leggere e confrontarsi” nella convinzione che l’innovazione si crea nelle intercapedini delle diverse discipline.
Molte sono le pagine che, sfiorando nervi scoperti del nostro sistema di assistenza, sono capaci di provocare dolore, perché svelano senza ipocrisia quanto poco siamo capaci di dare risposte vere, di prendere in carico, di garantire diritti di salute e di cittadinanza.

 

7 settembre 2010

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