In primo piano

I responsabili dell’assistenza

Federico Romagnoli (Ospedale del Mugello – Azienda Sanitaria di Firenze) su " Governo clinico"
Con il termine “governo clinico”, traduzione dell’inglese clinical governance, si intende un programma di gestione e miglioramento della qualità e dell’efficienza dell’attività sanitaria, e più precisamente “il contesto in cui i servizi sanitari si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza e mantengono elevati livelli di prestazioni creando un ambiente che favorisca l’espressione dell’eccellenza clinica”. Il concetto del governo clinico è ormai entrato nell’uso quotidiano degli operatori sanitari, e costituisce parte integrante dell’attività di ogni servizio. Questo libro affronta l’argomento in maniera chiara ed esauriente, sviluppando la trattazione in 12 capitoli che analizzano, con l’aiuto di molti esempi pratici, le varie sfaccettature del problema.

Il capitolo introduttivo, scritto da Grilli, oltre a fornire i concetti base del governo clinico, analizza il rapporto tra quest’ultimo ed il progresso tecnologico (che, paradossalmente, rende ancora più complessa la gestione di una realtà assistenziale), definisce il ruolo del governo clinico nella promozione della qualità dell’assistenza sanitaria (che non nasce spontaneamente e non dipende soltanto dalle qualità dei singoli operatori, ma deve essere frutto di una più ampia visione organizzativa), e chiarisce lo stretto legame tra politiche sanitarie e sviluppo delle attività organizzative.

Nei vari capitoli del libro si parla di linee-guida (con riflessioni critiche su ruolo e potenzialità di queste), analisi delle performance e sistemi di controllo, strumenti di valutazione di impatto degli interventi, monitoraggio dell’attività specialistica ambulatoriale, gestione delle liste di attesa (problema che evidenzia in modo peculiare aspetti sostanziali di carattere clinico ed organizzativo), relazioni interne alle aziende (in particolare tra clinici e manager), del governo clinico dal punto di vista del personale infermieristico (riportando l’esperienza, maturata nell’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi di Bologna, della partecipazione attiva del personale infermieristico alle logiche della clinical governance), e del ruolo dell’educazione continua.

Non poteva mancare un capitolo sulla gestione del rischio, dal momento che uno dei requisiti basilari dell’assistenza sanitaria, insieme all’efficacia ed all’appropriatezza, è quello della sicurezza, dal momento che “tutti gli esseri umani, senza alcuna eccezione, sbagliano e gli errori sono parte, assolutamente normale e necessaria, delle funzioni cognitive umane”, nel sistema di governo clinico non interessa indagare sulle responsabilità del singolo operatore, ma è più utile studiare l’errore, per capire attraverso quali falle organizzative (modello di Reason o metafora del formaggio svizzero) è potuto passare, per una futura gestione e prevenzione attiva dell’errore stesso.

Nel capitolo conclusivo, opera di Taroni, si riprendono e si sviluppano ulteriormente le riflessioni sul problema generale della gestione delle organizzazioni sanitarie, proponendo una concezione del governo clinico inteso come la politica ispiratrice di un sistema sanitario che utilizza gli strumenti e le metodologie disponibili per favorire l’efficacia e l’appropriatezza, e che, soprattutto, ridefinisce le relazioni tra clinici, manager e politici, in modo da offrire ai responsabili dell’assistenza, medici e non, l’opportunità di contribuire allo sviluppo strategico delle organizzazioni sanitarie. Quindi non il “governo sui clinici”, n il “governo dei clinici”, ma, piuttosto, il “governo con i clinici“.

Curatori del libro sono Roberto Grilli, responsabile Area di Programma Governo Clinico presso l’Agenzia Sanitaria Regionale Emilia-Romagna, e Francesco Taroni, Direttore Generale dell’Agenzia Sanitaria Regionale Emilia-Romagna. Autori dei vari capitoli sono, oltre a Grilli e Taroni, anche altri professionisti che lavorano per l’Agenzia Sanitaria Regionale Emilia-Romagna, per l’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna, e dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Bologna S. Orsola-Malpighi e dell’AUSL di Rimini.

 

8 febbraio 2006

Recensione pubblicata su Bollettino SIFO, luglio-agosto 2005

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *