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Il mestiere di paziente

Sul sito dell’Istituto Change, un medico, una linguista e un filosofo – esperti di counselling – commentano La comunicazione diseguale di Lucia Fontanella.

La comunicazione disegualeGiorgio Bert, medico: “Spesso si ritiene che sia estremamente difficile se non impossibile trasmettere un gran numero di concetti importanti in uno spazio ridotto utilizzando un linguaggio chiaro oltre che gradevole sul piano letterario. In questo breve saggio autobiografico Lucia Fontanella ci riesce benissimo: 133 pagine di piccolo formato ci mettono a disposizione un materiale sufficiente per tre o quattro seminari (almeno) sulla professione del medico e su quella (!) del paziente.”

Rosa Revellino, linguista:Nel suo agile libretto, che è una sorta di breviario o forse un manuale di sopravvivenza, Lucia Fontanella racconta la sua esperienza di corpo a corpo con la lingua, dalla parte di chi però è costretto a sfregare la propria pelle su lenzuola ruvide di letti cigolanti accanto a comodini farmacodipendenti. La sua avventura tra le mura dell’ospedale è infatti una critica aperta, ma estremamente lucida, verso un’istituzione che fa saltare i confini di proprietà linguistica tra mio e tuo e li sostituisce con un fantasma grammaticale: il nostro”.

Mauro Doglio, filosofo:La grandezza di questo piccolo libro è di dare significato a quello che succede quotidianamente nel mondo della cura, non soltanto però un significato personale, legato alla singola esperienza di quel malato in quel contesto, ma un significato più generale, capace di rendere visibili le difficoltà e i rischi che tutti corrono (malati, curanti, parenti) quando sono collocati all’interno di un sistema complesso, sia esso un contesto di cura o di insegnamento”.

La recensione triangolare

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