In primo piano
La storia non deve finire qui…
Vorrei iniziare con una osservazione insolita e apparentemente fuori tema.
Nel corso delle Cerimonie per l’inaugurazione delle XXX Olimpiadi tenutesi a Londra nell’agosto scorso è stato messo in scena tra gli eventi significati della storia inglese la nascita e lo sviluppo del NHS.
Una celebrazione atta a dare risalto al forte valore della tutela della salute del cittadino attraverso il servizio sanitario pubblico. Un valore evidentemente assai interiorizzato a livello collettivo e personale in quel Paese. È così anche in Italia? Il nostro SSN costituisce ancora oggigiorno un valore? Non ci sono dubbi. A tale proposito segnaliamo il volume di Francesco Taroni Politiche sanitarie in Italia. Il futuro del SSN in una prospettiva storica.
Per “rinnovare l’attenzione all’analisi dei sistemi sanitari come fenomeno culturale, politico e istituzionale” (uno degli obiettivi menzionati dall’Autore) Taroni analizza le fase di costruzione e strutturazione del nostro Servizio sanitario nazionale italiano attraverso riforme, non riforme, controriforme e contro controriforme dal secondo dopoguerra ad oggi.
Non una celebrazione, ma un percorso politico-istituzionale – forse ancor giovane – che ha reso al cittadino un servizio “prezioso” pur non immune da contraddizioni e nodi irrisolti. Attraverso i suoi 12 capitoli il volume ripercorre: la rapida espansione e la lenta disgregazione del sistema mutualistico; lo sviluppo e la crisi di quello ospedaliero; l’istituzione del SSN; le riforma degli anni ’90 culminate con la riforma del titolo V della Costituzione.
Tra elementi di continuità sul fronte delle istituzioni (inclusi quelli con il regime corporativo fascista inaugurato con la Carta del Lavoro del 1927) e momenti di rottura, dalla grande riforma del 1978 alle successive riforme e controriforme, emerge un affresco delle politiche sanitarie pubbliche in Italia fondato anche su una puntuale analisi comparativa con il National Health Service britannico e con il sistema americano. Il nostro SSN è nato in un momento di forte difficoltà economica – la modernizzazione degli ospedali aveva determinato un aumento della spesa ospedaliera che il sistema mutualistico non poteva sopportare – e di grande fermento sociale e culturale.
La crisi economica che caratterizza i nostri giorni rischia di farcelo perdere? L’ideologia del mercato e gli interessi privati che la sottendono a questo mirano! Si difende il nostro SSN mantenendo fermi questi assunti irrinunciabili: salute come diritto, universalità delle prestazioni per tutti i cittadini, gestione decentrata in stretta relazione con il sistema delle autonomie locali, finanziamento attraverso il sistema fiscale. Si difende il nostro SSN attraverso un profondo lavoro di riorganizzazione dei servizi centrato su territorio, distretto, promozione della salute e continuità delle cure.
Recensione pubblicata su Sistema Salute. La rivista italiana di educazione sanitaria e promozione della salute, 2012; 56: 546.