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Per cercare informazioni non bastano idee chiare…

Per cercare informazioni non bastano idee chiare

 
 
coverConoscere e usare PubMed perché una seconda edizione a meno di due anni dalla precedente?

Innanzitutto perché in dieci mesi il volume ha venduto così tanto da esaurire le copie disponibili. E non me lo aspettavo. Poi, perché PubMed è uno strumento estremamente dinamico: gli aggiornamenti sono continui e spesso investono diversi aspetti. Dunque, c’è stata anche la necessità di rivedere le cose anche da un punto di vista concettuale rispetto all’edizione precedente.

Un buon punto di partenza nel cercare informazioni è avere le idee chiare. Poi saper usare gli strumenti giusti. Cosa c’è di nuovo nella nuova edizione edizione?

Innanzitutto la revisione completa di tutti i link e di tutte le figure che rappresentano le pagine (l’interfaccia) di PubMed. Poi ci sono alcune modifiche sostanziali.
Nel paragrafo "Il pozzo dei desideri: come trovare le informazioni utili" si approfondiscono molte delle potenzialità dello strumento già trattate nella precedente edizione, ma che avevano bisogno di essere approfondite.
Ad esempio, sono stati trattati nel dettaglio i database su tematiche specifiche, messi a disposizione dalla National Library of Medicine (NLM). Molti sono database innovativi che riguardano la ricerca su tematiche specifiche: carcinogenesi chimica, tossicologia riproduttiva, mutagenicità, aspetti sanitari che riguardano l’esposizione a prodotti chimici, ecc. In questo modo, quindi, anche l’utente che ha esigenze particolari troverà modo di allargare i suoi orizzonti, usando al meglio gli "accessori" di PubMed, guidato da questo libro.

In genere, il limite principale è l’utente poco consapevole che non sfrutta tutte le opportunità offerte dalle funzioni di PubMed?

Non solo. L’altro limite sono i "bug" di PubMed. Al proposito c’è un paragrafo che costituisce una novità, e a cui tengo molto, "I limiti dei limits". È un gioco di parole per riferirsi sia alla funzione limits, usata da pochi utenti (e non stiamo parlando di utenti italiani, ma nel mondo), sia ad un "bug" di PubMed.
Perch i limits, per quei pochi che li utilizzano, possono nascondere dei trabocchetti. E questo paragrafo offre soluzioni a trabocchetti non voluti che si possono incontrare nell’utilizzo della sezione "limits" di PubMed.
Ad esempio, ci sono alcuni consigli su come limitare la ricerca a voci bibliografiche sull’uomo o sull’animale, utilizzando stringhe modificate: una novità, proposta per la prima volta in questa edizione.

Altre novità assolute?

La trattazione delle famiglie dei subheadings ed il free floating non presenti nella precedente versione, per chiarire, all’utente medio/avanzato, come utilizzare i subheadings sfruttandone appieno le potenzialità.
Poi, c’è una trattazione più estesa del journal database. Si tratta di un altro database messo a punto dalla NLM e fruibile attraverso l’interfaccia di PubMed che premette di selezionare con estrema semplicità liste di riviste scientifiche. Il journal database permette di utilizzare i journal subset terms, con il tag [st], che compaiono nell’appendice 4 di questa seconda edizione, estremamente utili per chi vuole seguire argomenti particolari su liste specifiche di riviste.

Ci spieghi meglio…

Se si vogliono seguire riviste che si occupano di oncologia, entrando nel journal database basta scrivere cancer [st]: si avrà la lista di tutte le riviste catalogate come quelle che si occupano di oncologia. In appendice 4 del libro, poi sono indicati tutti i subset di termini che catalogano tutte le riviste che si trovano nel database. Da queste liste è possibile selezionare le riviste che più interessano. Alla fine si possono utilizzare più funzioni avanzate per eseguire uno scanning sotto forma di searching.

Lo scanning e il searching sono le due opzioni di ricerca dell’informazione. Lo scanning è la pratica standard del professionista sanitario che segue una, due, tre, al massimo quattro riviste, ad ogni uscita legge l’indice, seleziona l’articolo di suo interesse per poi consultarlo. L’altra modalità di ricerca dell’informazione è il searching; in altre parole partendo dal bisogno iniziale di informazione, si pone il quesito e si cerca la risposta utilizzando una ricerca anche su milioni di voci bibliografiche.


Riproporre lo scanning sotto forma di searching, sembra quasi un ossimoro…

L’utilizzo avanzato di PubMed con la selezione delle riviste da seguire, la individuazione di un argomento, più o meno specifico, con la messa a punto di una stringa di ricerca e l’utilizzo di My NCBI, praticamente reinventa quello che tecnicamente si chiama scanning sotto forma di searching con un avviso automatico via e-mail dell’ultimo articolo che può interessare.
Ovvero, attraverso il journal database è possibile selezionare in maniera cosciente anche dieci, venti o trenta riviste tra tutte quelle del proprio settore ed applicare le varie funzioni integrate fra di loro con un risultato esaltante in termini di tempo risparmiato. In appendice 4, nella nuova edizione, ci sono i journal subset terms, da utilizzare per la ricerca del journal database. In più attraverso la funzione avanzata MyNCBI, che mi permette di salvare la mia stringa di ricerca, è possibile farsi inviare un’e-mail ogni volta che in quel set di riviste individuato esce un articolo sull’argomento selezionato dall’utente e trasformato in una stringa (collegata con un AND al set di riviste selezionate).

A chi si rivolge il libro. Chi può trovare informazioni utili su PubMed?

A tutti coloro che operano in ambito sanitario. PubMed non è uno strumento solo per il clinico o il ricercatore, ma dovrebbe essere utilizzato anche da chi ha compiti organizzative e gestionali, non esclusi coloro che prendono decisioni strategiche in ambito sanitario.
A questo proposito, è stato ampliato il capitolo "Come trovare informazioni utili", includendo tutte le nuove fonti e le banche dati che la NLM mette a disposizione attraverso PubMed, trattandole in maniera estensiva.
Al suo interno, la figura 2.13 riguarda le Special Queries, cioè le interrogazioni specifiche per argomento; tra queste troviamo l’Health Services Research (HSR) Queries, trattato nella figura successiva 2.14, che permette di ricercare informazioni sulla qualità e sui costi sanitari. Un esempio che ci aiuta a vedere l’importanza di un buon utilizzo di PubMed anche da parte di chi non si occupa solo della clinica.

12 novembre 2008

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