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Per cercare informazioni non bastano idee chiare…
Per cercare informazioni non bastano idee chiare |
Intervista a Salvatore Corrao, Professore associato, Dipartimento biomedico di Medicina interna, Università di Palermo |
![]() Innanzitutto perché in dieci mesi il volume ha venduto così tanto da esaurire le copie disponibili. E non me lo aspettavo. Poi, perché PubMed è uno strumento estremamente dinamico: gli aggiornamenti sono continui e spesso investono diversi aspetti. Dunque, c’è stata anche la necessità di rivedere le cose anche da un punto di vista concettuale rispetto all’edizione precedente. Un buon punto di partenza nel cercare informazioni è avere le idee chiare. Poi saper usare gli strumenti giusti. Cosa c’è di nuovo nella nuova edizione edizione? Innanzitutto la revisione completa di tutti i link e di tutte le figure che rappresentano le pagine (l’interfaccia) di PubMed. Poi ci sono alcune modifiche sostanziali. In genere, il limite principale è l’utente poco consapevole che non sfrutta tutte le opportunità offerte dalle funzioni di PubMed? Non solo. L’altro limite sono i "bug" di PubMed. Al proposito c’è un paragrafo che costituisce una novità, e a cui tengo molto, "I limiti dei limits". È un gioco di parole per riferirsi sia alla funzione limits, usata da pochi utenti (e non stiamo parlando di utenti italiani, ma nel mondo), sia ad un "bug" di PubMed. Altre novità assolute? La trattazione delle famiglie dei subheadings ed il free floating non presenti nella precedente versione, per chiarire, all’utente medio/avanzato, come utilizzare i subheadings sfruttandone appieno le potenzialità. Ci spieghi meglio… Se si vogliono seguire riviste che si occupano di oncologia, entrando nel journal database basta scrivere cancer [st]: si avrà la lista di tutte le riviste catalogate come quelle che si occupano di oncologia. In appendice 4 del libro, poi sono indicati tutti i subset di termini che catalogano tutte le riviste che si trovano nel database. Da queste liste è possibile selezionare le riviste che più interessano. Alla fine si possono utilizzare più funzioni avanzate per eseguire uno scanning sotto forma di searching. Lo scanning e il searching sono le due opzioni di ricerca dell’informazione. Lo scanning è la pratica standard del professionista sanitario che segue una, due, tre, al massimo quattro riviste, ad ogni uscita legge l’indice, seleziona l’articolo di suo interesse per poi consultarlo. L’altra modalità di ricerca dell’informazione è il searching; in altre parole partendo dal bisogno iniziale di informazione, si pone il quesito e si cerca la risposta utilizzando una ricerca anche su milioni di voci bibliografiche.
L’utilizzo avanzato di PubMed con la selezione delle riviste da seguire, la individuazione di un argomento, più o meno specifico, con la messa a punto di una stringa di ricerca e l’utilizzo di My NCBI, praticamente reinventa quello che tecnicamente si chiama scanning sotto forma di searching con un avviso automatico via e-mail dell’ultimo articolo che può interessare. A chi si rivolge il libro. Chi può trovare informazioni utili su PubMed? A tutti coloro che operano in ambito sanitario. PubMed non è uno strumento solo per il clinico o il ricercatore, ma dovrebbe essere utilizzato anche da chi ha compiti organizzative e gestionali, non esclusi coloro che prendono decisioni strategiche in ambito sanitario. 12 novembre 2008 |