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Per navigare (meglio) dentro il mondo
Per navigare (meglio) dentro il mondo |
Roberto Banfi, direttore del Dipartimento del Farmaco, USL 11 di Empoli (FI), su Come usare meglio Google. Pubblicato su Va’ Pensiero n° 421 |
![]() Ma questo è solo un mio divagare su un argomento che non è il contenuto del libro, ma è il "fare il libro". Allora: finalmente ho trovato qualcuno che è riuscito a dare corpo e a scrivere alcun cose che mi vergognavo di confessare, cioè che anch’io nelle mie ricerche bibliografiche e scientifiche utilizzo più Google che non specifici programmi o banche dati. Ho avuto una formazione rigida su questo argomento, sia in Italia che in Spagna e negli USA: si usano le banche dati specializzate, i motori dedicati, i centri di informazione indipendenti, quelli invece dipendenti, e così via. Guai ad usare sistemi non specializzati. Ecco perché nelle mie ricerche uso moltissimo anche Google. Perch in Google c’è più aria, ci sono più voci, circolano tante idee e quindi diventa necessario muoversi, capire, mettere insieme tutti questi segnali, forse un po’ disordinati, ma importanti. Insomma un po’ come lo snowboard rispetto al telemark, lo skateboard rispetto ai pattini a rotelle. A volte lo uso anche solo per aggirare il monopolio degli articoli a pagamento. Sulla Grande Banca Dati delle riviste gli articoli si pagano, spesso salati (diciamo 2$ a pagina), ma muovendosi bene con Google, trovi lo stesso articolo anche da stampare gratis. In sintesi, il libro ci porta in questo mondo di Google e chi spiega queste cose ci fa capire tutte le possibilità e le applicazioni che possiamo trovare. Anche per il nostro lavoro scientifico, magari abbinando alla ricerca "classica" anche una ricerca più spigliata: sta a noi poi, metterle insieme e valutare.
3 febbraio 2010 |