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Politiche sanitarie: un profilo internazionale
Sane politiche |
Intervista a Vincenzo Rebba, Università degli studi di Padova, codirettore di Politiche sanitarie. |
Cosa si deve aspettare chi si abbona a Politiche sanitarie? L’obiettivo di Politiche sanitarie è stato sempre quello di rispondere ai cambiamenti che intervengono nel mondo della Sanità e all’evoluzione delle esigenze di ricerca e aggiornamento scientifico degli studiosi e degli operatori del settore sanitario, puntando a sviluppare un dialogo tra mondo della ricerca, istituzioni e aziende sanitarie. Nel corso del 2008 abbiamo introdotto alcune novità per offrire ai nostri lettori uno strumento sempre più in grado di rispondere a queste esigenze. Cosa è cambiato dallo scorso anno? Nell’ambito di questo processo di rinnovamento, con il numero 2 del 2008, sono state inaugurate due nuove sezioni che hanno arricchito la rivista. La prima "Dalla ricerca alla salute", curata da Luciana Ballini, è dedicata in particolare alla ricerca traslazionale, alla evidence-based medicine e alla outcome research. La seconda sezione "Segnalazioni", curata da Massimo Brunetti, offre una sintesi delle principali novità bibliografiche e lo spoglio degli articoli più rilevanti pubblicati negli ultimi tre mesi sulle riviste scientifiche nazionali e internazionali. Come si caratterizza la nuova "anima" internazionale della rivista? Il Comitato scientifico ha deciso di adottare Italian Journal of Health Policy come versione inglese del titolo della rivista. Abbiamo inoltre invitato a far parte del Comitato scientifico alcuni colleghi stranieri, studiosi di chiara fama internazionale attenti all’evoluzione delle Politiche sanitarie italiane e interessati a dare il proprio contributo alla crescita della rivista. Infine, proprio per favorire il dibattito e il confronto anche a livello internazionale, la rivista accoglierà anche articoli in lingua inglese da parte sia di autori stranieri sia di autori italiani. In questo modo contiamo di acquisire progressivamente visibilità e accedere all’indicizzazione della rivista nelle principali banche dati internazionali. Potete fare un primo bilancio a un anno dal nuovo corso editoriale? Abbiamo potuto registrare in maniera piuttosto chiara un innalzamento della qualità sia delle proposte di pubblicazione sia delle revisioni che vengono effettuate sui manoscritti. Confidiamo che la nuova "anima" internazionale che la rivista verrà ad acquisire consentirà di migliorare ulteriormente il livello qualitativo dei saggi pubblicati e di valorizzare al meglio, grazie a una più efficace disseminazione delle conoscenze, le analisi empiriche tipicamente contenute nella sezione "Note, esperienze e documenti". Obiettivi nel lungo periodo? Proseguire sulla via del miglioramento continuo della qualità dei contributi sia sul piano scientifico che su quello dell’originalità. E a tale scopo verrà data ancora maggiore attenzione alla selezione dei lavori e dei revisori. Segnaliamo peraltro che, fin dalla nascita di Politiche sanitarie, i contributi proposti sono valutati in doppio cieco da due revisori.
1 aprile 2009 |