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Quando il malato è “altro” da sé

Il libro Prendersi cura dell’altro propone un percorso di comprensione circa la capacità di incontro e di accoglienza dell'”altro” nelle professioni sanitarie. In particolare, inoltrandosi nelle pagine del testo, si viene coinvolti in un dialogo ed un confronto continuo tra alcune situazioni che quotidianamente vengono affrontate nel prendersi cura in rapporto al rispetto, all’ascolto, all’attenzione per l’altro e il suo essere sempre “provocatoriamente altro da me”.

Il percorso si snoda nel tentativo di trovare una dimensione di “cura” che integri, senza contrapporre in giochi di antitesi “logos e pathos”, intelletto e sentimento, oggettività e soggettività.

Nello sviluppo degli argomenti vengono prese in considerazione le teorie dell’assistenza infermieristica che hanno dedicato i loro approfondimenti alla cura nella transculturalità, ben documentate e sostenute da citazioni delle fonti filosofiche, psicologiche ed umanistiche a cui si sono ispirate.

Il testo si conclude con una “cassetta degli attrezzi” in cui sono depositati alcuni preziosi strumenti che discipline quali l’antropologia, l’etnografia, la demografia possono fornire a chi sia desideroso di leggere e comprendere, scevro da pregiudizi, la complessità del vivere odierno.


Recensione pubblicata su L’infermiere n. 4, 2006.

Recensione pubblicata su L’infermiere (n. 4, 2006)

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