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Pier Luigi Giorgi, professore f.r. di Clinica Pediatrica dell’Università di Ancona, Recenti Progressi in Medicina su "Narrazione e prove di efficacia in pediatria". |
"In medicina si deve porre attenzione non ad una teoria plausibile, ma all’esperienza e alla ragione insieme…"
Oggi la Medicina, quindi anche quella pediatrica, si è tecnicamente evoluta, ma non sempre, di pari passo, si è proceduto alla sintesi tra narrazione ed evidenza. Le indagini di laboratorio si sono moltiplicate, e così pure quelle strumentali. Il pediatra ha a disposizione più letteratura, oltre alla possibilità di consultazione di Internet, anche se ha meno tempo a disposizione. Tuttavia, ho trovato molta assonanza con il contenuto del libro "Narrazione e prove di efficacia in pediatria" a cura di Michele Gangemi, Federica Zanetto e Patrizia Elli (Il Pensiero Scientifico Editore, Roma, 2006). In esso si incontrano non poche situazioni che si presentano nella quotidianità del pediatra, che, a differenza delle epoche passate, pur non essendo mutata la motivazione della visita, ha sulle spalle anche la lettura dei dati di laboratorio e talora anche di quelli strumentali. Dal canto loro, i genitori richiedono un giudizio rapido, talora più in base agli esami di laboratorio che a quelli della visita, sollecitando l’iter terapeutico, o, se è il caso, la richiesta di ulteriori accertamenti diagnostici. Il comportamento ideale è ben descritto nel volume: ne emerge l’importanza dell’empatia, capire e condividere le ansie genitoriali, e se il bambino è grandicello, accattivarsi la sua collaborazione. Cosa altrettanto importante, come sottolineano gli autori, è non affrettarsi ad emettere sentenze. "A piè del vero il dubbio" scriveva il Poeta. Tanto più che il medico ha molti canali, oggi, per verificare le sue convinzioni ed eventualmente modificarle. Paradigmatici due dei casi clinici descritti: le coliche del lattante e i cosiddetti vaccini immunostimolanti. Per le coliche, il clich è lo stesso da almeno 30 anni: simeticone, e talvolta cimetropio bromuro. Idem per i vaccini che rinforzerebbero le difese immunitarie, o propagandati come tali. Di questi ultimi, anche se non di recente, eminenti pediatri hanno decantato i vantaggi, non solo a parole, ma anche su carta stampata. Risultato? Un pugno di mosche e un aggravio finanziario per la famiglia. Idem per il simeticone. Purtroppo ci sono ostacoli per il pediatra, soprattutto per il pediatra di famiglia, al quale penso questo libretto sia stato dedicato. Mi riferisco al "passa-parola", all’uso improprio di Internet da parte dei genitori, al cosiddetto "doctor shopping" o alla ricerca di consonanze o dissonanze da quanto il proprio pediatra ha formulato. Ben venga, dunque, l’Evidence Based Medicine, purch la visita sia solo un momento interlocutorio, dando tempo al pediatra di confrontarsi con adeguate fonti bibliografiche, imparando a discernere non solo l’informazione e i commenti attinenti al caso, ma che essi abbiano i requisiti di attendibilità. Nel contempo, vale la pena di sottolinearlo ancora una volta: essere preparati
28 marzo 2007 |
Recensione pubblicata su Recenti Progressi in Medicina, n. 1, gennaio 2007, pp 56-7. |