La recensione di Il dialogo e la cura, di Silvana Quadrino, pubblicata su Quaderni ACP
Prendersi cura dei pazienti, stabilire con loro un’alleanza, affiancarli e sostenerli nelle scelte che riguardano la loro salute è compito del medico; per raggiungere questo obiettivo occorre stabilire una relazione fondata sull’accoglienza e la fiducia reciproca. In questo contesto le abilità relazionali devono far parte del sapere del medico, del suo bagaglio professionale, devono rappresentare una sua competenza. Le competenze comunicative sono la via più efficace e più affascinante per dare valore al lavoro di cura.
Il libro di Silvana Quadrino tratta di tutto questo. Ne viene fuori una lettura affascinante, semplice, scorrevole, che prende il lettore sin dall’avvio; l’autrice esprime con chiarezza e semplicità concetti profondi: sempre dettagliati e con continui riferimenti a situazioni cliniche reali che chiariscono i modelli teorici che vengono proposti.
È un libro che andrebbe utilizzato, studiato, letto e riletto da chiunque si occupi di salute e che abbia rapporti diretti con i pazienti; quindi non solo dai medici. Dovrebbe essere adottato come libro di insegnamento per i futuri medici, infermieri, ostetrici. Andrebbe letto anche da chi esercita da tempo la professione e che ritiene di non avere bisogno di aggiungere competenze in tema di comunicazione col paziente, perché già bravo a comunicare: è molto probabile che troverà nel libro numerosi spunti per migliorarsi. Andrebbe letto anche da chi sta tirando i remi in barca, da chi si sta stancando del proprio lavoro, da chi vede i pazienti come scocciature… Le riflessioni che la Quadrino propone aiutano a riflettere sulle proprie competenze comunicative e potrebbe rappresentare una spinta per ritrovare il piacere nel lavoro di cura.
Sergio Conti Nibali