Nove mesi dal concepimento dell’idea fino alla sua nascita: 512 pagine, 96 capitoli, 172 autori. Carlo Catassi spiega la filosofia che ha guidato la realizzazione del Manuale SIGENP di gastroenterologia ed epatologia pediatrica: strumento di lavoro comune, frutto della collaborazione dei soci della SIGENP, che mette a diposizione, in modo chiaro e sintetico, il patrimonio di eccellenze clinico-scientifiche in quest’area della pediatria.
“La gastroenterologia pediatrica si è andata arricchendo negli ultimi anni di nuove tecnologie e nuove acquisizioni nei vari campi di suo interesse: il trovare ora tutto questo riassunto e organicamente rappresentato nel volume e di grande utilità per tutti e in particolare per i colleghi più giovani”, commenta nella Presentazione dell’opera Salvatore Auricchio del Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie Indotte da Alimenti, Università di Napoli Federico II. “Penso che questo libro vada perciò vissuto dai membri della Società, e in particolare dai giovani, come una traccia sulla quale organizzare non solo la cura del malato e gli aggiornamenti continuamente necessari, ma anche quelle ricerche multicentriche che rappresentano una forza della Società.”
In primo piano
Una grande opera collettiva
Nove mesi dal concepimento dell’idea fino alla sua nascita: 512 pagine, 96 capitoli, 172 autori. Carlo Catassi spiega la filosofia che ha guidato la realizzazione del Manuale SIGENP di gastroenterologia ed epatologia pediatrica: strumento di lavoro comune, frutto della collaborazione dei soci della SIGENP, che mette a diposizione, in modo chiaro e sintetico, il patrimonio di eccellenze clinico-scientifiche in quest’area della pediatria.
“La gastroenterologia pediatrica si è andata arricchendo negli ultimi anni di nuove tecnologie e nuove acquisizioni nei vari campi di suo interesse: il trovare ora tutto questo riassunto e organicamente rappresentato nel volume e di grande utilità per tutti e in particolare per i colleghi più giovani”, commenta nella Presentazione dell’opera Salvatore Auricchio del Laboratorio Europeo per lo Studio delle Malattie Indotte da Alimenti, Università di Napoli Federico II. “Penso che questo libro vada perciò vissuto dai membri della Società, e in particolare dai giovani, come una traccia sulla quale organizzare non solo la cura del malato e gli aggiornamenti continuamente necessari, ma anche quelle ricerche multicentriche che rappresentano una forza della Società.”