Ritratti

Dialogando sui social con rispetto

Lavoro e formazione professionale Nella formazione di un giornalista contano i “Maestri”? Moltissimo, soprattutto ai miei tempi quando non c’erano ancora scuole e corsi specialistici per diventare giornalisti scientifici. Nella sua formazione può dire di avere avuto un Maestro? Sì, e sono stata così fortunata da contarne addirittura tre: Pietro Dri, con cui ho iniziato […] | Continua...

Integrità, indipendenza… e Napule è mille culure

La sua maggiore soddisfazione nella vita professionale? "Due episodi. Il primo non c’entra con l’oncologia: ero un giovane medico e salvai la vita con una manovra di rianimazione a un uomo di circa 60 anni, che qualche settimana fa, oltre i 90 anni, ha festeggiato con la moglie l’anniversario di tanti anni di matrimonio. Che gioia! Il secondo è recente ed è l’elezione a Presidente della Associazione italiana di oncologia medica", ci racconta Francesco Perrone, l'oncologo napoletano a cui piace aggiustare le cose rotte, curare il giardino, cucinare il pesce, camminare per boschi con il suo cane. La parte più gratificante del suo lavoro? "Sentirmi dire da un paziente che ha capito quello che gli ho detto e che per questo si sente più sereno". | Continua...

Medico e bibliofilo fiorentino

“Scrivo con grande fatica, non sono uno scrittore rapido”, racconta nel suo ritratto Marco Geddes da Filicaia, medico epidemiologo che ha ricoperto cariche importanti nella sanità pubblica. “Mi avvantaggio grazie a una qualche sistematicità nel raccogliere e schedare articoli, rassegne stampa, ritagli di giornali, foto eccetera”. Proprio dalla necessità di riordinare queste raccolte meticolose e gli appunti scritti con la stilografica (“il movimento manuale ha connessione con il cervello, nell’area ideativa”) sono nati i suoi libri per documentare, per riflettere sulle priorità per una sanità equa e sostenibile e per tenere traccia dell’evolversi degli avvenimenti e delle conoscenze. | Continua...

Quando il teatro diventa il proprio teatro

Medico, ricercatore e docente napoletano. Alle spalle della sua scrivania ci sono cinque poster su Napoli. Avido lettore. Appassionato di cinema e di teatro, anche del teatro quale spazio per la formazione degli studenti di medicina per apprendere il valore della relazione con i pazienti dall'ascolto e narrazione delle loro storie. “Il teatro più bello è quello frutto di un esercizio critico e di una assunzione di responsabilità. Il teatro trasforma chi lo fa, e ne è trasformato dall’unicità di chi lo interpreta; per ognuno il teatro diventa il proprio teatro”, ci racconta Ciro Gallo, autore di Un esperimento di medicina narrativa e Piccole storie di malati.

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