Il caso del bambino di sei anni moto dopo aver assunto preparati omeopatici per un’otite riaccende la discussione. Dove nasce il problema: dalla domanda dei cittadini o dalla disponibilità del medico a prescrivere in modo inappropriato? È un problema di malpractice o di comunicazione e di informazione ai cittadini? Quale livello di tolleranza serve avere? Il punto di vista di Giorgio Dobrilla, primario gastroenterologo emerito dell’Ospedale regionale di Bolzano.
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Omeopatia: il dibattito si riaccende