Un passo indietro
Con sei voti a favore e tre contrari la Corte suprema degli Stati Uniti ha cancellato la storica sentenza “Roe v. Wade” del 1973 che riconosceva il diritto all’aborto a livello federale. Una decisione che ha sollevato numerose proteste fuori dalla Corte suprema e anche dentro la comunità medico-scientifica.
Perché l’aborto è più di un diritto riproduttivo: è assistenza sanitaria, spiegano Jill Kalman e Stacey E. Rosen, due donne medico statunitensi, in un post tradotto su il punto. “La sentenza della Corte suprema non tiene conto della sacralità di tali determinazioni e mette una pietra sopra le cure primarie, ponendo le basi per compromettere anche altre procedure sanitarie che garantiscono la sicurezza del paziente”.
La decisione della Corte suprema non porrà fine all’aborto bensì all’interruzione volontaria di gravidanza eseguita in sicurezza, con conseguenze dirette su milioni di donne. “Noi medici, invece, quando abbiamo iniziato la nostra formazione medica abbiamo promesso di proteggere la vita. È evidente che questa non sia la missione della Corte suprema: ma è la nostra di medici. E lo abbiamo sempre fatto, con sollecitudine”.
Su ilpunto.it
L’articolo di Jill Kalman e Stacey E. Rosen »
Lessico di bioetica: “aborto”. A cura di Maurizio Mori »
Maria Teresa Busca, Elena Nave
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Presunti colpevoli
Aumentano le falsificazioni di risultati e la fabbricazione di dati della ricerca scientifica. La soluzione non può arrivare da una maggiore consapevolezza dei ricercatori, degli sponsor, delle agenzie regolatorie o delle istituzioni di ricerca: gli incentivi alla malpractice editoriale sono troppo forti, scrivono Antonio Addis e Luca De Fiore. “Serve una nuova governance internazionale della ricerca e della comunicazione”. Recentiprogressi.it »
Ma ne è sicuro?
La medicina non è una scienza esatta. Probabilmente sarebbe più giusto definirla come una pratica o una tecnica basata su scienze. Ma da questa constatazione apparentemente banale emerge l’aspetto meno scontato, più controverso, cioè il suo rapporto con il dubbio e l’incertezza. In quali ambiti della medicina pesa di più l’incertezza e come si gestisce nella pratica clinica quotidiana del medico di famiglia? Sentichiparla.it »
Oppioidi con cautela
Le alternative agli oppioidi sono spesso trascurate, mentre dovrebbero essere incorporate come base dell’analgesia postoperatoria a domicilio quando possibile. Lo conclude uno studio pubblicato sul Lancet che “mira a costruire un solido corpus di conoscenze per informare la prescrizione di analgesia basata sull’evidenza e mitigare i danni correlati agli oppioidi dopo l’intervento chirurgico”. Bal.lazio.it »