Il dilemma del dono
Il dono è uno dei modi più antichi e universali per stabilire relazioni umane. Anche se, in teoria, né chi fa il regalo né chi lo riceve è in dovere di donare. In pratica, però, vige il principio di reciprocità: dare, ricevere, ricambiare.
Può capitare così che un dono possa mettere in imbarazzo chi lo riceve: qualora sia un medico o un infermiere si determina un conflitto d’interessi? La normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza prescrive che il medico ospedaliero che riceva un regalo dal proprio paziente debba ricostruirne il valore ma in termini di prezzo: se fosse maggiore di 150 euro, dovrebbe restituirlo.
“Riusciamo a trasformare uno dei pochi atti di umanità possibili in una corsia di ospedale in qualcosa da sanzionare”, leggiamo su Ricerca & Pratica. “Sappiamo che il servizio sanitario soffre soprattutto tre problemi: l’eccesso di burocrazia, la mancanza di tempo di medici e infermieri, l’inadeguata relazione tra il malato e il curante. In un colpo solo si riesce a fare terno.”
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Il dono dell'ascolto
Nel suo ultimo saggio, Iona Heath spiega come la medicina abbia sempre attinto alla razionalità a spese dell’umanità creando delle fratture nel momento della visita con il paziente. Afferma l’importanza dell’ascolto quale cardine di una medicina basata sulle esigenze del singolo paziente. Il post di Andrea Lopes Pegna.
Iona Heath sarà a Roma, il 26 gennaio, alla prima riunione annuale di Forward
Per informazioni e iscrizioni:
s.maiorano@think2.it

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